Le Giornate Patristiche Torinesi rappresentano un'iniziativa che dal 1994 si affianca ai vari convegni di studio sul cristianesimo antico (vi è stata un'interruzione nel 1998, per lasciare spazio alla celebrazione del Convegno Internazionale su "Massimo di Torino").
L'intento dell'iniziativa è quello di avviare un ampio dialogo tra studiosi del periodo tardo-antico (di varia formazione, disciplina e tendenza) riguardo ad alcune "aree di laicità" che appassionano e tormentano la Chiesa di sempre, come l'economia e la gestione delle ricchezze, il lavoro e l'organizzazione della società, la condizione della donna, o -come è capitato nel 1994 e nel 1996 - la politica e le sue istituzioni.
La scelta della città di Torino non è casuale. Torino è per molti aspetti la "città-simbolo" del progresso delle ricerche patristiche italiane. A Torino si sono formati Paolo Ubaldi e Sisto Colombo, che negli anni venti-trenta del secolo scorso hanno preparato uomini come Pellegrino e Lazzati, autentici pionieri degli studi di letteratura cristiana antica in Italia: testimoni del loro impegno di "fondatori" sono i volumi della Corona Patrum, la prestigiosa collana di testi patristici della Società Editrice Internazionale di Torino.
Le III Giornate Patristiche intendono inserirsi nel fervido clima religioso e culturale del Grande Giubileo dell'Anno 2000, opportunamente valorizzato a Torino dall'esposizione della S.Sindone.
Si spiega così la scelta del tema. Più che sull'"escatologia" (termine che definisce un ambito concettuale troppo vasto) si insisterà nel corso delle Giornate sulla concezione del tempo e sull'attesa della sua fine nei primi secoli cristiani. Come giustamente osserva G. Filoramo, l'incarnazione di Cristo si impone ben presto come uno spartiacque decisivo della linea temporale: "per il cristiano delle prime generazioni, che guarda fiducioso alla seconda parusia, si costituisce una fondamentale tensione tra "già e non ancora", sul cui tronco sono destinate ad innestarsi le varie credenze escatologiche". Le Giornate Patristiche si propongono appunto di rivisitare alcune dottrine escatologiche dei primi secoli cristiani, quali l'attesa del Regno di Dio, il millenarismo, le visioni dell'aldilà … il riferimento andrà preferibilmente a testi preniceni (l'Apocalisse giovannea, gli autori gnostici, gli apologisti greci del II secolo, "Ippolito", Origene ...), ma naturalmente non sono escluse allusioni a testi e autori successivi, quando la "svolta costantiniana" e la pace della Chiesa mutano il quadro delle attese.
Le linee unitarie emergenti non potranno relegare in secondo piano la molteplicità (e talvolta la divergenza) delle soluzioni tentate. Da parte sua il discepolo della storia - mentre si guarda da illusorie e anacronistiche trasposizioni - intravede in questo imponente sforzo di interpretazione spazi attuali per la ricerca e il confronto.
In tale direzione si pongono le Giornate Patristiche Torinesi, nell'intento di avviare un dialogo complessivo con i cultori delle scienze patristiche, approfittando anche del fervore di interesse e di studi che sembra caratterizzare oggi - a duemila anni dall'annuncio cristiano - l'ambito delle ricerche sul cristianesimo antico.
Renato Uglione
Presidente della delegazione torinese dell'A.I.C.C.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Lunedì 23 ottobre, ore 15
Inaugurazione dei lavori
Prolusione:
EDMONDO LUPIERI (dell'Università di Udine):
Apocalisse giovannea e Millennio cristiano
ENRICO DAL COVOLO (dell'Università Salesiana di Roma):
Il Regno di Dio e la sua attesa negli Apologisti greci del II sec.
ENRICO NORELLI (dell'Università di Ginevra):
L'attesa della fine. "Ippolito" e la sua tradizione
GIULIA SFAMENI GASPARRO (dell'Università di Messina):
Temi apocalittici nello gnosticismo
Martedì 24 ottobre, ore 9
CLEMENTINA MAZZUCCO (dell'Università di Torino):
Il millenarismo alle origini del cristianesimo (secc. II-III)
MARIA PIA CICCARESE (dell'Università La Sapienza di Roma):
L'anticipazione della fine. L'immaginario dell'aldilà nei primi secoli cristiani
ADELE MONACI CASTAGNO (dell'Università di Torino):
La figura dell'Anticristo nei primi secoli cristiani
CLAUDIO GIANOTTO (dell'Università di Torino):
Scenari escatologici nelle apocalissi copte cristiane
Martedì 24 ottobre, ore 15
EMANUELA PRINZIVALLI (dell'Università di Perugia):
L'attesa della fine. Origene e la tradizione origeniana tra il IV e il V sec.
CLAUDIO MORESCHINI (dell'Università di Pisa):
Critica della apokatastasi origeniana in Massimo il Confessore
GIOVANNI FILORAMO (dell'Università di Torino):
L'escatologia di Agostino tra tempo ed eternità
Conclusione: Presentazione del volume di Edmondo Lupieri,
L'Apocalisse di
Giovanni, Milano 1999
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