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Natale 2020

Cari amici del CESU "ERASMO DA ROTTERDAM" e della delegazione torinese dell'AICC,

l'anno che sta volgendo al termine — un annus horribilis per la pandemia di Coronavirus che ha devastato l'Italia e il mondo intero — per quanto riguarda la nostra attività culturale (che non è mai cessata del tutto anche in tempi di Covid, anzi...) si conclude con un "evento" editoriale che voglio ritenere beneaugurante per il futuro e — in quanto segno di speranza — un autentico dono natalizio: l'uscita — dopo difficoltà d'ogni sorta, a causa delle restrizioni imposte dall'epidemia a casa editrice e tipografia (costrette a lavorare a ranghi ridotti e in condizioni di continua emergenza e incertezza) che ne hanno inevitabilmente rallentato le varie tappe di lavorazione — del tanto atteso quarto volume della Series Patristica della nostra CORONA PATRVM ERASMIANA: AMBROGIO DI MILANO, La storia di Naboth, a cura di Domenico Lassandro e Stefania Palumbo dell'Università di Bari. Si tratta di un'opera attualissima per il suo contenuto: una delle più dure e indignate denunce di un Padre della Chiesa delle disuguaglianze sociali del suo tempo e dell'avidità e prepotenza dei ricchi nei confronti dei poveri. Parlo di "evento" editoriale e non esagero, se si pensa che — pur trattandosi di un'opera famosa di S. Ambrogio, citata sovente dal magistero sociale degli ultimi papi (mi limito qui a ricordare la citazione più nota nell'enciclica di Paolo VI, Populorum progressio) e presente in diverse collane patristiche italiane — la nostra edizione CPE rappresenta la prima in Italia finalmente corredata di un amplissimo commentario volto a illustrare, con dovizia di documentazione, tutte le problematiche (teologiche, storiche, socio-economiche, letterarie, linguistiche, filologiche) sottese a questo importantissimo testo. Per meglio comprendere la "novità" di questa edizione, basterà ricordare che, su oltre 330 pagine di testo, più di 200 pp. (vale a dire, due terzi dell'intero volume) sono dedicate al commento.

Sempre a proposito della CORONA PATRVM ERASMIANA, ricordo quanto ho già avuto il piacere di annunciare lo scorso anno: vale a dire, la "STRENNA" offerta dalla LOESCHER a tutti i futuri acquirenti dei volumi della CPE. Al fine di favorire una più ampia diffusione e promozione della nostra CORONA PATRVM ERASMIANA, la Casa Editrice ha deciso di "riprezzare" i primi volumi della CORONA PATRVM ERASMIANA editati entro il 31/12/2018, praticando le seguenti riduzioni di prezzo: per i volumi finora in vendita a € 60 > € 40, per quelli in vendita a € 70 > € 50, per i due tomi dei Colloquia erasmiani in vendita a € 195 > € 110. Non solo, ma agli insegnanti che acquisteranno i volumi CPE tramite l'Ufficio Commerciale LOESCHER sarà riconosciuto un aumento di sconto dal precedente 15% al 30%. Per informazioni più dettagliate su questa importante iniziativa promozionale e sulle condizioni di acquisto dei volumi CPE, rimando al seguente link: http://www.cesutorino.it/cpe.html

Anche l'anno che sta per iniziare si presenta promettente di messi non meno abbondanti e beneauguranti per il successo della CPE e del nostro impegnativo progetto editoriale. Pandemia Covid e conseguenti lockdown permettendo, dovrebbero raggiungere la tappa finale tre altri importanti volumi ormai in avanzata fase di preparazione: il quarto volume della Series Humanistica, ERASMO DA ROTTERDAM-LUTERO, Disputa sul libero arbitrio, a cura di Franco Buzzi, Prefetto em. della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e autorevole membro della Direzione Scientifica della CPE; il quinto volume della Series Patristica, AA.VV., Panegirici di imperatori cristiani, a cura di Domenico Lassandro (dell'Università di Bari) e di Giuseppe e Stefano Micunco, e il sesto volume, sempre della Series Patristica, NOVAZIANO, La Trinità, a cura di Vincenzo Loi, seconda edizione interamente rivista e aggiornata a cura di Alessandro Capone (dell'Università del Salento), anch'egli membro della Direzione Scientifica della nostra collana, di cui è prezioso e generoso collaboratore.

Purtroppo, questo annus horribilis è stato funestato anche dalla morte di un amico ed estimatore carissimo della nostra CORONA PATRVM ERASMIANA (di cui era autorevole membro della Direzione Scientifica), il prof. Antonio V. NAZZARO, dell'Università di Napoli Federico II e dell'Accademia dei Lincei. Per un sintetico profilo dell'illustre studioso, mi permetto di rimandare al Ricordo di A. V. NAZZARO, da me curato, di prossima pubblicazione in ATENE E ROMA / annata 2020: link: http://www.cesutorino.it/ricordo_nazzaro.pdf

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Per quanto riguarda, invece, le iniziative culturali dell'AICC, i danni ad esse arrecati dalla pandemia del Coronavirus sono stati ancor più evidenti e rilevanti.

Partendo dagli ormai tradizionali e apprezzati viaggi di studio, dobbiamo ormai, realisticamente, prendere atto che è diventato pressoché impossibile continuare la simpatica e benemerita tradizione, ormai trentacinquennale, di questi nostri ITINERARI CULTURALI AICC "ALLE RADICI DELL'EUROPA" in tempi come questi, sempre più incerti e difficili: sia per motivi "organizzativi" (con epidemie e attentati terroristici costantemente in agguato che rendono del tutto problematica ogni seria programmazione: pensate solo ai due splendidi viaggi nelle Fiandre sulle orme di Erasmo da Rotterdam, proposti in questi ultimi anni per ben due volte ed entrambi annullati per il pericolo di attentati in Belgio) sia per motivi più propriamente "culturali" (a chi interessano ancora le radici culturali e spirituali della nostra Europa?).

Del resto, ad essere del tutto sinceri, il prof. Riccardi e il sottoscritto hanno, purtroppo, da tempo l'impressione che ai nostri "amici" non interessino più di tanto neanche le iniziative stesse, tout court, della nostra AICC torinese (pure i nostri mitici INCONTRI CON GLI ANTICHI, un tempo frequentatissimi, dobbiamo con rammarico constatare che hanno ormai perso la loro "spinta propulsiva" originaria, come avrebbe detto Enrico Berlinguer). Ne volete una prova? Negli auguri natalizi dell'anno scorso (quindi ben prima dello scoppio della pandemia Covid) ricordai, con legittima enfasi e più che comprensibile orgoglio, che nel 2020 avremmo celebrato i 40 ANNI di ATTIVITÀ della nostra DELEGAZIONE TORINESE AICC (e che attività! una ventina di CONVEGNI NAZIONALI — alcuni da riempire letteralmente i mille posti del Teatro Carignano — con conseguente curatela e pubblicazione dei relativi ATTI; una sessantina di VIAGGI CULTURALI; 20 edizioni di CORSI DI CULTURA CLASSICA — per un totale di 70 corsi —; 12 edizioni di INCONTRI CON GLI ANTICHI — per un totale di 50 incontri — ecc. ecc.: rimando gli "smemorati di Collegno" e chi volesse farsene un'idea più precisa e documentata alla rubrica ARCHIVIO del nostro sito ufficiale: ricchissima di dati, rassegne-stampa, documentazione e apparati video-fotografici: link alla rubrica ARCHIVIO del sito AICC-TO: http://www.aicc-to.it/archivio.html). Invito, sempre a questo proposito, a considerare solo le centinaia di migliaia di ore che i due "cirenei" — il prof. Riccardi ed io — hanno dedicato, generosamente e gratuitamente, alla promozione della cultura classica a Torino e in Italia in questi 40 anni di intenso, tenace, costante lavoro: sono tanti 40 anni! E per di più senza la benché minima soluzione di continuità... Ebbene, provate ad indovinare quanti "amici" (le virgolette sono volute) hanno ritenuto di inviarci una mail — anche breve — di felicitazioni, apprezzamento, ringraziamento? Non ci crederete ma si possono contare sulle punte delle dita di una mano. E allora comprenderete che per me e per il prof. Riccardi grande è diventata in questi ultimi tempi la tentazione di gettare la spugna... Ve lo confesso col cuore in mano: mai e poi mai il prof. Riccardi ed io — i due "cirenei" quarantennali — avremmo pensato di meritare una simile umiliazione...

Permettetemi allora, in tutta franchezza e amicizia, una amara riflessione conclusiva, che non vuole essere affatto retorica e tanto meno moralistica. A proposito di quanto mi sono permesso di denunciare, mi sono più volte domandato: ma se anche noi, cultori dell'humanitas, dimostriamo, coi fatti, di avere perso ogni senso di umanità, gratitudine, generosità, sympátheia, magnanimità (che è poi, per molti aspetti, il contrario di micragnosità) e di avere ormai progressivamente assimilato, di fatto, la mentalità di queste nostre ultime generazioni del "tutto e subito (e senza neppure un grazie!)" e del "tutto dovuto e scontato", con quale coraggio ci permettiamo poi di lamentarci del fatto che sono sempre di meno le persone disposte ad impegnarsi gratuitamente in attività culturali e sempre di più le associazioni culturali, anche prestigiose e con una storia gloriosa alle spalle, che si vedono costrette a chiudere i battenti per mancanza di fondi e di collaboratori? Con quale coerenza osiamo "scandalizzarci" del fatto che, nell'estate scorsa, a epidemia non ancora debellata, una moltitudine di giovani non ha saputo rinunciare (non per sempre ma per una estate!) alle discoteche e alle vacanze all'estero, in località a forte rischio-contagio? Oppure del fatto che in queste settimane è emerso chiaramente che per molti italiani l'unico problema "vitale" (sia detto per antiphrasin) non sia drammaticamente rappresentato dagli 800/1000 morti al giorno per Covid e dagli ospedali di nuovo al collasso come nella scorsa primavera ma, invece, dalla possibilità o meno di trascorrere le feste natalizie in montagna, a sciare, o di organizzare con amici e parenti il Cenone di Natale e di Capodanno (quando — come ha giustamente sottolineato in TV una infermiera torinese, più saggia di tanti laureati viziati — l'unica questione, questa sì veramente "vitale" in senso letterale, non è tanto quella di rinunciare o meno al cenone ma, piuttosto, quella di evitare ad ogni costo una cenetta di capodanno in ospedale, magari somministrata via-flebo)? Non ci accorgiamo più neppure che stiamo semplicemente e conseguentemente raccogliendo quanto per lunghi anni abbiamo seminato: da decenni la società, la scuola e le famiglie hanno rinunciato a insegnare alle nuove generazioni (quelle, ripeto, del "tutto e subito", del "tutto facile e gratuito", del "tutto dovuto e scontato", del "niente sacrifici e rinunce") il senso del dovere (e non solo dei diritti!), del sacrificio, della rinuncia, dell'impegno serio e responsabile, della meritocrazia, di una "sana", e molto educativa, sobrietà... e questi — che piacciano o no — sono i risultati fallimentari — o, se volete, i frutti avvelenati -, del tutto prevedibili, di tale "abdicazione" (li aveva già previsti il sommo Platone in un passo memorabile della sua Repubblica...)! Perché, allora, meravigliarci e fingere di scandalizzarci?

Tirando le conclusioni, almeno per quanto ci riguarda: per tutti questi motivi che abbiamo appena illustrato (incertezza legata alla epidemia di Coronavirus tutt'altro che debellata; norme restrittive riguardanti l'utilizzo di locali chiusi per incontri, conferenze, manifestazioni; vergognosa ed imperdonabile ingratitudine e disinteresse di "amici" ed "estimatori"; perdurante mancanza di fondi a causa della indifferenza, miopia e insensibilità di enti pubblici e di privati. [Mi limito, al riguardo, ad un ultimissimo esempio: quest'anno solo per organizzare le iniziative AICC / 2020 abbiamo speso — tra spese tipografiche per la stampa dei programmi degli Incontri con gli Antichi e dei viaggi culturali a Roma e a Salisburgo; spese per l'affitto dell'aula magna EDISU per gli Incontri con gli Antichi; spese gestionali del sito ufficiale dell'AICC torinese — più di 2.000 euro mal contati, raschiando il fondo... delle casse sofferenti ed esauste dell'Associzione. E per niente, poi ... a causa della sospensione totale di tutte le attività culturali, ormai organizzate e pubblicizzate, a causa del Coronavirus! ]), siamo giunti alla dolorosa ma inevitabile decisione di sospendere per un anno tutte le attività culturali della AICC, proclamando il 2021 "anno sabbatico", o — se preferite — "anno di riflessione" (dopo 40 anni di indefessa e intensissima attività pensiamo proprio di meritarcelo!). Questo il DECRETO UFFICIALE di INDIZIONE DELL'ANNO SABBATICO:

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ADSOCIATIONIS ITALICAE CLASSICIS STVDIIS COLENDIS (A.I.C.C.)

LEGATIONIS TAVRINENSIS

D E C R E T V M

- INGRAVESCENTE AETATE ADSOCIATIONIS ITALICAE CLASSICIS STVDIIS COLENDIS (AICC) TAVRINENSIVM MODERATORVM,

- CORONAE-VIRVS PESTILENTIA NONDVM OMNINO DEBELLATA,

- PVBLICIS DECRETIS — PVBLICAE TVTANDAE SALVTI — IN CONGRESSIONIBVS SPATIA AC SVBSELLIA IMMODICE IMMINVENTIBVS,

- NECESSARIIS OPIBVS IAM DIV MAGIS MAGISQVE DEFICIENTIBVS,

- INGRATO DENIQVE AICC SODALIVM ANIMO FOEDE SORDIDEQVE PATEFACTO,

QVIBUS DE CAVSIS

ADVENIENTEM ANNVM MMXXI "SABBATICVM" SIVE "MEDITATORIVM" DECERNIMVS, STATVIMVS ATQVE DECLARAMVS.

QVAECVMQVE VERO A NOBIS DECRETA SVNT, EA OMNIA FIRMA AC RATA SERVARI IVBEMVS,

CONTRARIIS QVIBVSLIBET REBVS NIHIL OBSTANTIBVS.

RENATVS VGLIONE, PRAESES

Augustae Taurinorum, in Nativitate Domini MMXX

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Per rendere meno gravosi e afflittivi questo lungo "silenzio-stampa" e questa "pausa-attività" di dodici mesi, vi alleghiamo i link alla superabundans e locupletissima STRENNA NATALIZIA di quest'anno, che — nonostante l'ingratitudine, l'insensibilità, l'indifferenza sopra denunciate — abbiamo ugualmente pensato di approntare per celebrare — almeno telematicamente — il quarantennale della delegazione torinese AICC e il decennale del Centro Studi "Erasmo da Rotterdam":

1. Link alla serie completa dei VESPRI IN MUSICA a cura di R. U. (secondo i tempi liturgici: Avvento, Natale, Quaresima, Passione, Pasqua, Pentecoste, della Beata Vergine, di ringraziamento, per i defunti, per le domeniche del tempo ordinario), per coloro che desiderano non solo "sanificare" ma anche "santificare", nel segno della BELLEZZA NECESSARIA, le domeniche e le feste dell'anno liturgico.
Link alla rubrica I NOSTRI VIDEO del sito AICC:
http://www.aicc-to.it/video_vespri.html
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2. Link al completamento dei MODULI SEMISERI di DIDATTICA A DISTANZA ai tempi del Coronavirus:
Sesto modulo: FILOLOGIA (a cura di R. U.):
a. Ritrovamenti papiracei di TESTI GRECI ai tempi del Coronavirus.
b. Ritrovamenti membranacei di TESTI LATINI ai tempi del Coronavirus.
Link alla rubrica RIDE, SI SAPIS del sito AICC:
http://www.aicc-to.it/moduli_didattica_distanza2.html
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3. Link allo GNOMOLOGIUM: Florilegio di famose sentenze latine "aggiornate" ai tempi del Coronavirus (a cura di R. U.):
Link alla rubrica RIDE, SI SAPIS del sito AICC:
http://www.aicc-to.it/moduli_didattica_distanza3.html
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4. Link all'articolo di R. U., Pace agli uomini "di buona volontà" o "amati dal Signore"? (Corriere Eusebiano, 12/12/20):
Link alla rubrica DICONO DI NOI (Rassegna stampa) del sito CESU:
http://www.cesutorino.it/corriere_eusebiano_pace_agli_uomini.jpg
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5. Link alla scheda della novità CPE: AMBROGIO di MILANO, La storia di Naboth (CPE / Series Patristica n. 4), a cura di D. Lassandro e S. Palumbo, con le modalità di acquisto del volume:
Link alla rubrica CORONA PATRVM ERASMIANA del sito CESU:
http://www.cesutorino.it/denabuthae.html
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6. Link alle norme per l'iscrizione all'AICC + abbonamento alla rivista ATENE e ROMA / anno 2021:
Link al sito AICC:
http://www.aicc-to.it/associazione.html#iscrizione


Nella speranza di aver fatto cosa gradita, porgo a tutti voi i più fervidi voti augurali per un nuovo anno veramente B. F. F. Fque (o, almeno, meno horribilis di questo 2020)!


Renato Uglione
Presidente della delegazione torinese dell'AICC
e del CESU "Erasmo da Rotterdam" - Torino





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